Ruspe in azione, dopo 50 anni addio all’ecomostro di Colle Bellaria

Ruspe in azione, dopo 50 anni addio all’ecomostro di Colle Bellaria

Ruspe in azione per abbattere, dopo più di mezzo secolo, ciò che resta dell’ex palazzo Enpals. Una vittoria per l’intera città di Salerno e per l’ambiente, visto che lo scheletro in cemento armato ha deturpato per un tempo infinito uno dei Colli più belli di Salerno dal punto di vista naturalistico, vale a dire il Colle Bellaria (conosciuto dai più come “Masso della Signora”, ndr).


Ma andiamo con ordine. Dopo decenni di progetti e promesse imprenditoriali rimaste tutte sulla carta, a mettere in campo l’idea vincente è stato il gruppo imprenditoriale IESU, tra i più accorsati nel campo dell’immobiliare e una tradizione che va avanti da oltre tre generazioni. Il progetto che riqualificherà un’area ormai degradata da decenni di abbandono è quello che gli architetti hanno chiamato “Bellevue” e che propone una filosofia di intervento basata non solo sulla realizzazione di un complesso ben integrato sotto il profilo paesaggistico, ma anche una grande attenzione alla sfera personale e sociale.


«Non realizzeremo solo una struttura - spiega Giuseppe Iesu, oggi alla guida del Gruppo - bensì un vero e proprio “concetto di abitare” che è innovativo per tutto il Sud Italia. La nostra attenzione si focalizzerà infatti su concetti di condivisione degli spazi comuni, attraverso la realizzazione di una serie di servizi co-housing tipicamente americana».


La novità riguarda due step fondamentali arrivati in questi mesi, dopo gli stop legati all’esplodere della pandemia. Grazie alla delibera del Piano attuativo urbanistico (PUA) la Giunta Comunale guidata dal sindaco Vincenzo Napoli ha infatti dato impulso decisivo al nuovo progetto di riqualificazione, spianando la strada alla stipula della convenzione che di fatto impegna il Gruppo IESU alla costruzione del nuovo complesso e che chiude definitivamente i conti con il passato. E anche questa è una notizia, visto che sino ad oggi i cittadini di Salerno immaginavano che per far rinascere l’area si sarebbe puntato su un ben più lungo processo di ricostruzione dell’ex palazzo Enpals. Cosa che tra l’altro avrebbe ridotto di molto le possibilità di riqualificare realmente l’area, visti i limiti architettonici di una struttura circa 70 anni fa.


La nascita del complesso “Bellevue” promette di essere uno dei tratti distintivi della guida dell’imprenditore Giuseppe Iesu, che ha portato con la sua direzione molte innovazioni di tipo organizzativo e gestionale. Con l’operazione del “Bellevue” il gruppo IESU ha infatti esteso la propria attività all’area Salernitana in funzione di una strategia direzionale basata sulla diversificazione geografica. «Per la sua posizione geografica, collocata tra la costa Amalfitana e quella del Cilento, Salerno è una delle città più belle del sud Italia e si candida a diventare uno dei poli del turismo e dell’evoluzione socio-economica», spiega Iesu.


«La nostra scelta di investire in viale Delle Ginestre acquisendo l’ex Enpals, si sposa alla perfezione con il progetto di rigenerazione urbana, riqualificazione architettonica, tramite interventi di recupero, limitando il “consumo” del territorio a tutela della sostenibilità ambientale».


Di qui la scelta di puntare su soluzioni che in parte ricordano da vicino quelle che hanno guidato la nascita a Milano di “City Life”, quindi un’architettura estremamente curata nei dettagli e nella scelta dei materiali, con massima attenzione al design, ma anche al benessere dell’individuo proprio grazie alla qualità architettonica. Quindi, aree attrezzate a verde, vere e proprie zone relax, con il plus di godere di un contesto esclusivo sotto il profilo paesaggistico e naturalistico. In questo caso, a differenza di City Life, con una folta vegetazione e una vista panoramica sull’intero Golfo di Salerno.