Bonus mutuo giovani under 36

Bonus mutuo giovani under 36

Mutui per Giovani Under 36: vantaggi

I mutui under 36 hanno il vantaggio di garantire un supporto "statale" tramite il Fondo di Garanzia a tutti i giovani che desiderano acquistare la prima casa. Le agevolazioni sui mutui prima casa sono di diversi tipi:


- soglia finanziabile dell'immobile più elevata;

- imposta di registro, ipotecaria e sul mutuo azzerate;

- tassi di interesse sul mutuo calmierati (massimo all'1,8% per i tassi fissi e 2,2 su quelli variabili).


Requisiti per accedere al mutuo under 36

Per accedere alle agevolazioni concesse dal Decreto Sostegni bis, si devono possedere i seguenti requisiti:


- avere un ISEE non superiore ai 40.000 euro annui per ottenere la garanzia all'80%;

- non essere proprietari di altri immobili ad uso abitativo in Italia e all'estero. Si ricorda che gli immobili acquisiti in eredità per successione e che sono in uso a titolo gratuito a genitori e fratelli non precludono l'accesso alla richiesta del mutuo giovani agevolato;

- la casa per la quale si vuole richiedere il mutuo deve essere locata in Italia, non deve avere caratteristiche di lusso e non deve rientrare nelle seguenti tipologie di immobile: abitazione di tipo signorile; villa; castello; palazzo storico o di pregio artistico.


Limitazioni di utilizzo mutuo giovani

I mutui giovani under 36 non sono però "applicabili" a tutti gli immobili, ma sono previste limitazioni:


- la prima e più importante riguarda la destinazione d'uso: tali finanziamenti sono utilizzabili solo in caso di abitazioni principali, ovvero la prima casa, pena l'esclusione;

- altra limitazione di cui tener conto riguarda le tipologie catastali: nel caso di abitazioni di categoria A1, A8, A9 e case di lusso non è possibile usufruire di tale fondo;

- infine, l'importo massimo del mutuo richiesto non può superare i 250mila euro.


Cosa accade in caso di insolvenza

Il Fondo di Garanzia è concesso dallo Stato alle banche, perché queste rivedano i criteri di concessione del credito anche nei confronti dei soggetti considerati più a rischio, ad esempio perché privi di un contratto a tempo indeterminato.

Questo vuol dire che gli obblighi per il mutuatario rimangono identici, ma cambia l'interlocutore, che diventa lo Stato attraverso Consap: in caso di mancato pagamento delle rate, la banca dichiara la sofferenza del mutuo e attiva la garanzia del Fondo. Sarà poi Consap che si rivarrà sul titolare del mutuo, prima attraverso la procedura di espropriazione forzata dei beni del debitore, poi eventualmente procedendo alla vendita all'asta dell'immobile oggetto del finanziamento.


In arrivo 250 milioni per il 2022

Nella versione finale del provvedimento viene anche indicato l'ammontare con cui viene rafforzata nel 2022 la dote del Fondo di garanzia per la prima casa, istituito dalla legge 147/2013 presso il Mef e gestito da Consap: arrivano 250 milioni di euro (la dote per quest'anno è invece di 290 milioni).